Cuore, sacrificio e umiltà: il segreto di Andrea Belotti
pubblicato il 30 agosto 2016 alle ore 19:16
Un bomber di altri tempi, un uomo di altri tempi. Tanto timido e riservato nella vita quanto sfrontato e freddo davanti alla porta. Ha iniziato la carriera all'Albinoleffe dopo aver ricevuto le porte in faccia dall'Atalanta, forse una delle rare volte che uno dei settori giovanili più qualificati d'Italia non ci abbia visto giusto. Centrocampista, esterno, infine attaccante. Fu il tecnico della primavera degli Aironi a trovare la giusta dimensione per lui e a farlo esplodere nel ruolo che Andrea sognava sin da bambino. Il resto poi lo ha fatto da solo, con il duro lavoro sul campo fino a consacrarsi con la maglia del Torino senza dimenticare mai per strada i valori del sacrifico e l'umiltà.
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