Videla e il Mondiale del 1978 in Argentina
pubblicato il 17 maggio 2013 alle ore 15:45
Il Mondiale dei desaparecidos. Fu ribattezzato così il trofeo vinto dall’Argentina nel 1978 per compiacere la dittatura militare. Le prodezze di Kempes (doppietta) e Daniel Bertoni, il palo di Resenbrink mascherarono in parte le vite spezzate degli oppositori al regime di Videla, la sofferenza delle madri di Plaza de Mayo per i figli scomparsi, le torture contro i dissidenti. E il ricordo di chi, come Jorge Carrascosa, rinunciò alla convocazione per non associare il proprio nome a un torneo macchiato di sangue. Grande temperamento quello del 'Lobo', il Lupo, Carrascosa, che gli aveva fatto guadagnare i gradi di capitano della Nazionale alla vigilia di quel campionato del mondo del 1978 sul quale Videla e i colonnelli che tenevano il paese sotto una delle dittature più spaventose del Novecento avevano investito tutto per diffondere all'estero l'immagine di un'Argentina Felix.
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