Egitto, Al Sisi dichiara stato emergenza dopo duplice attentato
pubblicato il 10 aprile 2017 alle ore 12:37
A tre settimane dalla visita del ponteficeIl Cairo (askanews) - Dopo la Domenica delle Palme macchiata dal sangue il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi ha dichiarato lo stato di emergenza. Una misura in risposta al duplice attentato di domenica rivendicato dallo Stato Islamico contro due chiese copte, costato la vita a 44 fedeli cristiani, ma anche in preparazione della visita in Egitto di Papa Francesco, prevista il 28 e 29 aprile. Il Pontefice ha confermato il viaggio ed espresso vicinanza alle vittime.
Alcune misure saranno prese in Egitto per tre mesi, è previsto lo stato d'emergenza per "proteggere" e "preservare" il Paese" ha detto con una dichiarazione solenne in televisione, il presidente dopo aver annunciato anche il dispiegamento dell'esercito per proteggere le "infrastrutture vitali e importanti".
Nella prima esplosione, che si è verificata nella chiesa di Mar Girgis a Tanta, 120 chilometri a Nord del Cairo, sono morte almeno 27 persone e 78 sono rimaste ferite. La deflagrazione è avvenuta poco prima delle ore 10, mentre la comunità cristiana copta assisteva alla messa della domenica che introduce la Settimana santa. Nella seconda deflagrazione, avvenuta nei pressi della chiesa di San Marco ad Alessandria d'Egitto sono morte 16 persone e 41 sono rimaste ferite.
Ad Alessandria si sono già svolti i primi funerali e le vittime sono state sepolte come martiri.
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