La Polizia scientifica rivela il vero volto di Andrea Palladio
pubblicato il 12 aprile 2017 alle ore 15:50
Indagine multidisciplinare risolve un antico cold case dell'arteVicenza (askanews) - Di Andrea di Pietro della Gondola, nato a Padova nel 1508 e morto a Maser, nel Trevigiano, nel 1580, sappiamo che è stato il più celebre architetto di ogni tempo. Andrea Palladio, questo il suo immortale nome d'arte, fu l'architetto più importante dell'opulenta e potentissima Repubblica di Venezia, nel cui territorio progettò, oltre a chiese e palazzi, le ville che lo hanno reso famoso.
Goethe nel suo diario di viaggio in Italia magnificò la traccia di "alcunché di divino nei suoi progetti" e di una "terza realtà" tra verità e finzione. Ma quello che ancora non conoscevamo è quale fosse il suo vero volto. Lacuna colmata da una lunga e complessa indagine condotta dal Palladio Museum e dai tecnici della Soprintendenza archeologia per le province di Verona, Rovigo e Vicenza. Con la decisiva collaborazione degli esperti della Polizia scientifica.
Il caso nasce perché non esiste un ritratto ufficiale di Palladio e così nel corso del Settecento sono stati proposti diversi ritratti dell'architetto, tutti molto diversi tra loro. La mostra "Andrea Palladio. Il mistero del volto", aperta al Palladio Museum di Vicenza fino al 18 giugno, grazie a una vera e propria detective-story ha svelato il mistero, mettendo fine, dopo 500 anni, a tutte le controversie comparando dodici ritratti di Palladio, sparsi in due continenti.
Gli storici del Palladio Museum hanno fatto ricerche in archivio, i tecnici della Soprintendenza hanno indagato i dipinti nel laboratorio di restauro mentre la Polizia scientifica ha confrontato i volti con i metodi della comparazione fisionomica. "È stato un affascinante incontro tra scienze forensi e storia dell'arte, dove ognuno ha dato il meglio di sé" racconta Guido Beltramini, curatore della mostra.
Il mestiere dell'investigatore della Polizia scientifica si è sposato perfettamente con la perizia dell'esperto d'arte, entrambi sempre attenti al metodo scientifico e ai dettagli. Come spiega il prefetto Vittorio Rizzi, direttore del settore anticrimine della Polizia: "Attraverso la tecnica del confronto dei volti, comunemente utilizzata per identificare gli autori di crimini, e quella dell'age progression, usata per la ricerca delle persone scomparse e dei latitanti, abbiamo confermato i risultati della ricerca storica, risolvendo uno dei cold case più antichi".
Altro che fiction alla CSI. Oggi il volto di Palladio non è più un mistero.
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