Persone scomparse, una banca dati per riconoscere centinaia di corpi senza nome
pubblicato il 9 marzo 2017 alle ore 12:47
Le famiglie delle persone scomparse chiedevano da anni che fosse possibile incrociare i dati delle denunce di sparizione con i dati dei cadaveri non identificati e chiusi da anni in celle frigorifero negli obitori di tutta Italia.Da oggi questo 'matching' di dati sarà possibile, dopo la firma del Protocollo d’intesa in materia di cadaveri non identificati nella Regione Lazio.
Sono infatti più di 200 gli uomini e le donne senza nome che nessuno ha mai pianto in questa regione, mentre sono più di 1700 le famiglie in tutta Italia che cercano un loro caro scomparso da anni.
Dare un nome a questi corpi consentirà anche di chiudere dei 'cold case', indagini per omicidi bloccate dall'impossibilità di identificare la vittima e far partire le indagini.
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