Il vescovo di Noto si trasforma in rapper e denuncia: "Basta comprare organi in India, è barbarie"
pubblicato il 3 maggio 2016 alle ore 13:33
"Un padre che ama suo figlio, a cui serve un cuore o un rene, non deve andare in India per comprare gli organi del figlio di un altro padre. Questo non è amore. L'amore non ruba niente a nessuno", questa la denuncia del vescovo di Noto, Mons. Antonio Staglianò, ai microfoni di Fanpage.it. E ancora: "La critica è verso la società dell'ipermercato nella quale i giovani pensano di trovare gusto e piacere nella vita solo se mangiano, comprano e vendono". Il vescovo di Noto - che si spende ogni giorno per poveri, disabili mentali e tossicodipendenti - non ci sta a passare come uno che "non fa niente dalla mattina alla sera". Ci anticipa, infine, che ha elaborato una canzone rap e che a breve uscirà il suo primo libro.
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