Vinitaly 2016, per i viticoltori italiani la parola d'ordine: "Innovazione"
pubblicato il 12 aprile 2016 alle ore 18:34
Oltre 4.100 espositori su una superficie che supera i 100mila metri quadrati. Sono questi i numeri della 50esima edizione di Vinitaly, il Salone Internazionale del vino e dei distillati, che si tiene a Verona sin dal 1967. La storia del settore vitivinicolo che vale complessivamente quasi 13 miliardi di euro, quest'anno è raccontata attraverso una chiave di lettura improntata sull'innovazione, tutela dell’ambiente,responsabilità di impresa, valorizzazione della biodiversità e dei vitigni autoctoni.
Un’innovazione di prodotto che arricchisce il vino di contenuti etici e sociali.
Nei saloni specializzati Vinitalybio e Vivit il focus è sulle produzioni
certificate biologiche, sui vini artigianali e vegani, con produttori ecofriendly, biologici e attenti all’ecosostenibilità, all’etica di impresa. Spazio poi alla viticoltura Eroica, una produzione di montagna o in forte pendenza e delle piccole isole, che permette di valorizzare la tipicità, incentivando l’imprenditoria locale considerando tecniche compatibili con il rispetto delle tradizioni e dell’ecosistema.
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