Gela, blocchi stradali dei lavoratori dell'Eni: "Lo Stato ci ha abbandonati"
pubblicato il 24 gennaio 2016 alle ore 10:05
A Gela continua la protesta dei lavoratori del petrolchimico dell'Eni che presidiano le vie d'accesso alla città rallentando il traffico e creando talvolta malumori tra gli automobilisti. Gli operai chiedono maggiori rassicurazioni sul loro futuro, denunciando pubblicamente che alcuni sarebbero già rimasti senza lavoro. Sui cartelli stradali, inoltre, sono stati affissi alcuni cartelli con il simbolo dell'Eni e due croci. Mentre il Sindaco Domenico Messinese venerdì scorso si è recato a Roma, il vescovo della diocesi di Piazza Armerina ha celebrato un messa. Gli operai chiedono a gran voce l'attuazione del protocollo d'intesa e quindi l'avvio dei cantieri per la riconversione "green" della raffineria e il rilascio delle autorizzazioni ministeriali. "Dai gelesi è arrivato un messaggio di dignità, in modo civile. Qui c'è un malessere, un problema, una patologia. C'era prima la mafia e c'è ancora" ha dichiarato Ignazio Giudice (Cgil).
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