Sandro Ruotolo è sotto scorta: "Continuerò a lavorare per non far vincere le mafie"
pubblicato il 6 maggio 2015 alle ore 23:06
«'O voglio squartat' viv!». È una minaccia tutt'altro che velata quella rivolta al giornalista Sandro Ruotolo da parte dell'ex numero uno del clan dei Casalesi, Michele Zagaria, ora in carcere ma 'ascoltato' in cella dagli inquirenti. Al capoclan casertano non è andata giù un'intervista di Ruotolo a Carmine Schiavone, deceduto di recente, cugino del più noto Francesco "Sandokan" e nell'ultima sua parte della vita pentito di camorra. "Ci sono tracce recenti di rapporti tra Zagaria, quando era latitante, e i servizi segreti. Ma parliamo degli anni Duemila», affermò Ruotolo al termine del colloquio con il pentito. «Non ti posso dire più niente. Lo saprai al momento opportuno», fu la risposta di Schiavone. «È chiaro che non sono più solo, ho due angeli custodi che mi seguono in ogni mio spostamento - racconta oggi ai nostri microfoni il giornalista sotto scorta - ma io in queste ore sto comunque continuando a lavorare e non intendo fermarmi. È fondamentale per me continuare a lavorare perchè altrimenti hanno vinto loro».
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