Sfruttava e picchiava gli operai. All'imprenditore dicevano: "Dammi 20 euro, ho fame"
pubblicato il 19 marzo 2015 alle ore 16:19
Si era trasformato in un vero e proprio lager una fabbrica di caldaie in Val di Sangro (Chieti), dove l'imprenditore (originario di Montesilvano in provincia di Pescara) sfruttava e maltrattava i suoi operai costringendoli a pagare 500 euro al mese per un posto dove vivere vicino alla fabbrica (in un capannone o in appartamenti fatiscenti). Nelle intercettazioni gli operai chiedevano dei soldi: "Anche 10 o 20 euro. Non ce la facciamo a mangiare".Le intercettazioni dalla Polizia di Stato.
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