I 'pirati' occupano la caserma Mameli: "La restituiremo al quartiere", ma i bersaglieri protestano
pubblicato il 19 marzo 2015 alle ore 11:44
Da una settimana il collettivo "Proprietà pirata 5.0" ha occupato la caserma Mameli di viale Suzzani a Milano e la notizia ha scatenato le proteste di alcuni bersaglieri che lì per quarant'anni, fino al 2009, ci hanno vissuto e lavorato. A non gradire l'occupazione sono anche la Lega e Fratelli d'Italia che si sono radunati davanti al cancello della caserma gridando e ingiuriando contro i 'pirati', ma i ragazzi del collettivo respingono le accuse che gli vengono rivolte. "Questo posto – ci raccontano – è stato abbandonato per anni ed è stato preda di chiunque, come dimostrano gli 80 termosifoni rubati e i cavi dell'elettricità divelti per asportarne il rame". "Questa caserma potevano restituirla ai cittadini, – ci dice Davide, uno degli squatter – visto che è stata pagata con soldi pubblici, potevano farci un parco e invece è stata lasciata al degrado; noi, invece, ci faremo dei laboratori d'arte, creeremo degli spazi musicali e permetteremo al quartiere di vivere questo spazio che altrimenti sarebbe lasciato a marcire".
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