Scuola, i precari dopo la condanna Ue: "Ora assumere tutti, il governo cancelli i tagli"
pubblicato il 27 novembre 2014 alle ore 10:03
"E' una vittoria anche morale e politica, siamo molto soddisfatti, speriamo in una estensione a tutti gli altri lavoratori". Marcella Raiola, precaria "storica" del coordinamento degli insegnanti precari della Campania, commenta così la sentenza della Corte di Giustizia Ue che condanna il ricorso continuo a contratti a tempo determinato nel settore dell'istruzione. "Il consiglio d'Europa ha sancito che la mancanza di fondi non può abbattere i diritti. Ora vogliamo attuazione piena e immediata, e soprattutto senza condizioni. Questa sentenza smaschera il governo e il suo piano: l'assunzione è un diritto e non va condizionata a una serie di vincoli o ricatti". A cosa si riferisce? "Il piano Renzi 'La Buona scuola' - continua - ha promesso 148 mila assunzioni condizionandole a una mobilità selvaggia e al demansionamento, i docenti sarebbero impiegati per altre funzioni, addirittura per la sorveglianza. Invece di continuare con la politica dei tagli, Renzi deve cancellare il taglio delle cattedre della riforma Gelmini e stanziare fondi, rifinanziare la scuola e stabilizzare tutti i precari, non solo quelli nelle graduatorie a esaurimento. Dopo l'Estonia - conclude Marcella Raiola - siamo il paese che investe meno nell'istruzione".
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