Il palasport dove cantò Sinatra ora ospita i profughi. Il Comune: "Soluzione temporanea"
pubblicato il 20 settembre 2016 alle ore 10:35
E' destinata a creare polemiche la decisione del sindaco Sala di utilizzare temporaneamente lo storico Palasharp di Milano come dormitorio per i profughi. La misura si è resa necessaria a causa dell'alto numero di migranti arrivati in città nelle ultime settimane, così elevato da far esaurire tutti i posti letto disponibili nei centri di accoglienza. Inaugurato nel 1986 da un concerto di Frank Sinatra, ma ormai in disuso dal 2011, il Palasharp (meglio noto ai milanesi col vecchio nome di PalaTrussardi) è da sempre al centro di numerose polemiche: dalle indagini per abusivismo edilizio degli anni '90 fino alla più recente polemica contro la comunità islamica che, nel 2008, ottenne dall'allora sindaco di centrodestra Letizia Moratti la concessione d'uso per la cosiddetta moschea di Milano. "E' solo una sistemazione temporanea - assicura l'assessore alle Politiche sociali del Comune, Pierfrancesco Majorino - I migranti resteranno qui una decina di giorni".
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