Iran, cresce la moda del parkour tra le ragazze di Teheran
pubblicato il 20 marzo 2014 alle ore 17:18
Nonostante i pregiudizi e le prescrizioni sull'abbigliamento, cresce la moda del parkour tra le donne in Iran. Per chi come loro è costretto a indossare l'hiqab, oltre a vestiti che coprano il corpo, non è certo il massimo questo sport metropolitano nato in Francia negli anni novanta, un mix di ginnastica, acrobazie e salti d'ostacoli. Ma proprio per questo il parkour è anche un'occasione per dimostrare la propria determinazione a superare le barriere sociali."Molti ci criticano dicendo che non è uno sport per donne, ma noi non ci facciamo caso", dice Maryam Sedighian Rad, allenatrice di Parkour a Teheran. Ogni settimana si incontra con una dozzina di ragazze. Si riscaldano e fanno stretching prima di cominciare con le acrobazie."Ho sempre un po' d'ansia quando mi alleno: temo che i vestiti si spostino e scoprano il mio copro. Temo anche di perdere il foulard", spiega una ragazza. Nonostante questi ostacoli supplementari, le atlete non si lasciano scoraggiare facilmente. Si allenano tre volte a settimana, ogni passaggio è studiato alla perfezione. Le iscrizioni ai corsi di parkour crescono di giorno in giorno. Per le più appassionate il sogno sarebbe un domani di iniziarlo a praticare a livello professionale.
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