Il 70% dei rifiuti elettronici in Italia sfugge al sistema legale
pubblicato il 18 marzo 2014 alle ore 20:36
Frigoriferi e scaldabagni guasti, televisori con tubo catodico, telefonini, pc e stampanti ma anche giocattoli e lampadine finiscono sempre di più tra i nostri rifiuti. Rifiuti che però richiedono particolari attenzioni per lo smaltimento per recuperare i materiali pregiati, evitare i danni ambientali con la contaminazione del terreno e delle falde e tutelare la salute. Nel 2012 i rifiuti elettrici (Raee) prodotti in Italia ammontavano a 800 mila tonnellate, contro i 10 milioni di tonnellate prodotti in Europa e 50 milioni prodotti nel mondo. Nel nostro paese la percentuale di rifiuti elettrici che sfugge al sistema legale arriva al 70%. Secondo un dossier di Legambiente e del Centro Coordinamento Raee, attorno al mercato legale prospera infatti un fiorente mercato illecito fatto di discariche abusive e traffici illeciti anche internazionali: criminalità ambientale che sfruttando il lavoro nero e la manodopera a basso costo, sottrae profitti all economia legale e alimenta il business delle ecomafie. Tra il 2009 e il 2013 le forze dell ordine hanno sequestrato ben 299 discariche abusive concentrate soprattutto in Puglia (13,4% del totale), in Campania (12,7%), Calabria e Toscana (11%).
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