Gran festa a Carditello, ministro Bray: "Tre milioni per la Reggia"
pubblicato il 12 gennaio 2014 alle ore 20:39
Centinaia di visitatori si sono dati appuntamento nel Real Sito della Reggia di Carditello per un simbolico abbraccio e per ricordare il volontario -recentemente scomparso- che ha sacrificato se stesso per la riqulificazione della tenuta, Tommaso Cestrone. Il ministro per i Beni Culturali, Massimo Bray, ricorda come il MiBac abbia acquistato la tenuta borbonica, che era finita all'asta per la situazione debitoria in cui versava l'ente proprietario (il Consorzio di Bonifica del Basso Volturno): "Il ministero metterà tre milioni di euro per riqualificare la Reggia di Carditello e restaurarla dopo i numerosi furti che ha subito. Ora bisogna dare vita ad una fondazione che gestisca il sito". L'assessore all'Agricoltura della Regione Campania, Daniela Nugnes, ricorda che: "Si tratta del primo passo per la riqualificazione di un sito che è stato compromesso da furti e vandalizzazioni". Decine le associazioni presenti, tra cui anche scolaresche e compagnie teatrali, riunite dagli organizzatori dell'evento "Un abbraccio per Carditello" e dall'associazione "Agenda 21". "La nostra preoccupazione -spiega l'attivista Raffaelle Forgione- è che la Reggia di Carditello torni nelle mani dei privati, che per decenni non hanno fatto nulla per mettere fine al degrado". Numerosi sono i progetti presentati per l'utilizzo del Real Sito, tra cui quello della Seconda Università di Napoli: "Si chiama Smart Territories e ci permette di mappare con le nostre strumentazioni il territorio" racconta il preside, Carmine Gambardella.
"Questa non è una giornata felice, perché Tommaso non c'è più" spiega il presidente di Agenda 21, Raffaele Zito "Ma siamo molto soddisfatti perché finalmente il ministero è sceso in campo per salvare la Reggia". Tommaso Cestrone è morto la notte di Natale, negli ultimi anni aveva sacrificato famiglia e il lavoro di pastore per fare da guardia alla Reggia, liberare il giardino dalle erbacce e tenere lontani ladri e vandali. Era stato minacciato dalla camorra e la sua roulotte era stata data alle fiamme. Tutti oggi rendono omaggio alla sua figura esemplare: "La prima volta che sono venuto qui, ho girato per il giardino con Tommaso. Lui non voleva vuote promesse e noi dobbiamo mantenere quelle che gli abbiamo fatto" ricorda il ministro Bray. Presente anche il parroco anti-roghi di Caivano, don Maurizio Patriciello: "Se Carditello fosse rimasta bella, non ci sarebbero state nemmeno tante discariche sul territorio". I timori sul futuro della Reggia di Carditello sono molti, li ricorda l'architetto Eugenio Frollo: "Siamo a soli 7 chilometri da Casal di Principe, se ora non vigiliamo la camorra si infilrerà nella gestione del sito".
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