In Cina stop a politica figlio unico, aboliti campi di lavoro
pubblicato il 28 dicembre 2013 alle ore 15:15
Nella Cina del futuro si potranno avere fratelli e sorelle. Dopo trenta anni Pechino ha infatti detto ufficialmente addio alla "politica del figlio unico" che fu lanciata da Den Xiao Ping nel 1979 per controllare le nascite nel Paese più popoloso del mondo. Una svolta, non solo per la demografia e l'economia della Cina, ma anche per la struttura stessa della famiglia cinese che farà i conti da oggi in poi con la possibilità di avere due figli e fratelli e sorelle. Al momento il permesso vale però solo per le coppie, in cui uno dei membri è figlio unico.Ma quella delle nascite non è la sola grande riforma stabilita dalle autorità cinesi. La Anp, massima autorità legislativa cinese, ha adottato le mozioni che formalizzano anchel'abolizione dei "laojiao", i campi di lavoro.Apparso nel 1957, il sistema di rieducazione attraverso illavoro consente di detenere delle persone su semplice decisione della polizia, fino a quattro anni. Teatro di molteplici abusi, molto impopolare e denunciati dalle organizzazioni per la difesa dei diritti umani, questi campi di lavoro erano in particolare utilizzati dalle autorità locali per reprimere le voci di dissenso.
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