"Patentopoli" a Latina, esami sostenuti con le controfigure
pubblicato il 18 settembre 2013 alle ore 17:06
La si potrebbe definire "Patentopoli": la Polizia stradale di Latina, nell'ambito dell'operazione "Pay to drive", ha eseguito 14 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone, tra cui titolari di autoscuole e 5 funzionari della Motorizzazione civile, che vendevano patenti facili a italiani e stranieri, privi dei necessari requisiti, dietro pagamento di ingenti somme di denaro.Per tutti le accuse sono di concussione, corruzione e falso.Secondo quanto accertato dagli inquirenti, i responsabili della frode organizzavano i test con esaminatori compiacenti o addirittura utilizzando vere e proprie controfigure che sostenevano la prova al posto dei candidati, provenienti anche dalle regioni limitrofe, in particolare dalla Campania, assicurando a questi ultimi la promozione. Chi, invece, non si affidava all'organizzazione, veniva bocciato e rimandato a sessioni d'esame successive.Coinvolti, nel raggiro, anche alcuni medici militari indagati a piede libero che fornivano certificati d'idoneità senza aver mai visto i candidati.Nel corso delle indagini sono state denunciate 169 persone e sequestrate 50 patenti di guida oltre a 160 fascicoli della motorizzazione civile di Latina.
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