Addis Abeba, dove il capodanno si festeggia a settembre
pubblicato il 11 settembre 2013 alle ore 10:22
Al mercato di Addis Abeba è tempo di acquisti. Gli abitanti della capitale etiope in questi giorni sono indaffarati e si muovono tra i banchi alla ricerca di un regalo o di un bel pollo da spennare e mettere in tavola: si preparano così a festeggiare il nuovo anno, che inizia l'11 settembre. È l'eredità dell'antico calendario ancora in vigore in Etiopia, una versione modificata dell'arcaico calendario giuliano: per l'occasione si seguono tradizioni radicate nel tempo, come spiega Aster: "Noi festeggiano l'anno nuovo macellando polli e agnelli, tostiamo il pane e beviamo il nostro liquore, che si chiama tela, mangiamo burro e beviamo lo yogurt per accompagnarlo alla carne". Per l'occasione ci si scambiano anche i doni, come succede a Natale, ai bambini si fanno regali come abbigliamento e scarpe. Il nuovo anno si trascorre con i vicini e si festeggia in compagnia: "Mi piacciono le feste etiopi, soprattutto questa, perchè tutti festeggiano, non solo i musulmani o gli ortodossi, tutti gli etiopi sono in festa. Io ho comprato un trenino giocattolo a mio figlio, e lui per ringraziarmi mi ha appena chiamato papà". Una tradizione che si tramanda immutata da secoli e che i giovani come Tameru vogliono insegnare anche ai loro figli.
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