Il Papa a Lampedusa: No all'indifferenza, mai più morti in mare
pubblicato il 8 luglio 2013 alle ore 18:32
Una visita per risvegliare le coscienze, perchè quello che è accaduto non si ripeta più. Papa Francesco sceglie Lampedusa come meta del suo primo viaggio apostolico, perchè sente come "una spina nel cuore" la tragedia dei migranti morti in mare. Il pontefice al suo arrivo compie un gesto simbolico: a bordo di una motovedetta, lancia una corona di fiori in memoria proprio delle vittime. Poi il ritorno sulla terraferma: a Punta Favarolo il Papa incontra una cinquantina di migranti, poi il tragitto a bordo di una campagnola tra 10mila fedeli in festa, quando si ferma a benedire e baciare i bambini. La messa solenne viene celebrata nel campo sportivo, su un altare costruito con il legno di uno dei barconi che venivano dal Nordafrica. Nell'omelia il richiamo ai rischi della "cultura del benessere". "Ci rende insensibili alle grida degli altri, ci fa vivere in bolle di sapone che sono nulla, illusioni del futile, che portano indifferenza verso gli altri, anzi alla globalizzazione dell'indifferenza".Il Papa chiede perdono al Signore per questa indifferenza e ringrazia i lampedusani per la loro solidarietà. Ringraziamento rinnovato poco prima del rientro a Roma, durante la visita privata alla parrocchia di San Gerlando. "Il Signore vi benedica e vi faccia andare avanti in questo atteggiamento tanto umano e tanto cristiano, grazie tante".
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