Lo stato dell'Arte - Viaggio nella crisi dei musei Parte 1
pubblicato il 20 marzo 2013 alle ore 23:59
L'Italia è famosa in tutto il mondo per il suo patrimonio artistico e culturale. I nostri musei dovrebbero essere uno dei fiori all'occhiello del nostro paese. Negli ultimi anni le politiche di austerità hanno ridotto all'osso la spesa dello Stato e degli Enti Locali in favore di Musei e dei siti artistici e culturali. La Regione che spende di più nel settore è l'Umbria che spende il 40% del suo budget culturale per musei, archivi e biblioteche, pari a circa 9 milioni di euro. In molte Regioni la spesa è stata fortemente tagliata. Nel Lazio solo il 4% del bilancio viene speso per sovvenzionare i 143 musei del territorio, che ricevono in media solo 469 euro procapite l'anno. In Campania i musei sono 137 e danno lavoro a 671 persone. Il 55% dei musei è pubblico e riceve finanziamenti dalle istituzioni. Ma perchè in tempi di ausetrità un museo dovrebbe essere finanziato dalle Istituzioni? Una domanda provocatoria che abbiamo posto ai direttori di alcuni musei campani. Il Cam è il museo di arte contemporanea di Casoria, in provincia di Napoli. Per arrivarci il modo più semplice è in treno con un viaggio di circa 10 minuti da Napoli centrale. Dalla stazione di Casoria per raggiungere il Cam ci vogliono almeno venti minuti a piedi. E' un sotterraneo di una scuola di proprietà comunale che una vecchia amministrazione, poi sciolta per infiltrazioni camorristiche, affidò ad Antonio Manfredi. Il Cam costa circa 100 mila euro l'anno e non riceve finanziamenti pubblici, possiede circa 1.000 opere ed al suo interno lavorano solo volonatri non retribuiti. Per protestare contro la disattenzione delle Istituzioni, il direttore Manfredi, da alcuni accusato di essere autoreferenziale ed egocentrico, diede vita insieme ad altri artisti al rogo di alcune opere esposte nel museo. Manfredi ha più volte fatto polemica sulle attenzioni ricevute dal Museo di arte conteporanea di Napoli, il MADRE da parte delle istituzioni. Secondo Manfredi il MADRE ha funzionato fino ad ora attraverso un sistema clientelare dove la politica elargiva finanziamenti pubblici. Pierpaolo Forte dall'ottobre 2011 è il Presidente della Fondazione Donnaregina che controlla il museo MADRE di Napoli situato in pieno centro cittadino a pochi passi dal Duomo. Nel museo lavorano circa 100 persone e gli stanziamenti pubblici fino a poco tempo fa sfioravano i 10 milioni di euro. Forte ha operato una razionalizzazione delle spese provando a rilanciare un museo che esce da due anni di forte crisi. Il museo raggiunge le 25 mila presenze circa ma possiede solo 12 opere. Da un lato abbiamo un museo che ha ricevuto fino a 10 milioni di euro l'anno e possiede solo 12 opere. Dall'altro una realtà di provincia che si fonda sulla autonomia finanziaria ma è fuori dai circuiti attrattivi dell'area metropolitana e nessun tipo di impatto occupazionale sul territorio. Tra sprechi, eccessi e cambi di rotta la spesa pubblica per i musei resta un tema acceso.
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