Dopo il disastro di Fukushima, ecco il robot che ripulirà la regione
pubblicato il 15 febbraio 2013 alle ore 18:39
L'incidente di Fukushima in Giappone è diventato il motore di un'evoluzione senza precedenti nel campo dei robot usati per intervenire in aree contaminate da agenti pericolosi. Il dramma della centrale nucleare danneggiata dallo Tsunami del 2011 ha dato il via alla creazione di modelli sempre più avanzati, anche grazie ai fondi stanziati dal governo. L'ultimo automa presentato dalla Toshiba si chiama "Dry Ice Brust" e verrà utilizzato per decontaminare la centrale da ogni più piccola molecola radioattiva."Pulisce i meccanismi spruzzando ghiaccio secco sulle superfici - spiega l'ingegnere Masayuki Kaneda - così rimuove le particelle che poi vengono raccolte eliminando così la contaminazione".L'automa è ancora un prototipo."Siamo ancora in fase di sviluppo e per ora il ghiaccio dura solo 20 minuti, un tempo in cui si può ripulire una superficie di circa 1 mq. Il prossimo passo sarà aumentare la sua capacità e espandere l'area che può pulire" (Immagini AFP).
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