Spagna, il giorno delle abdicazioni: Juan Carlos e la Nazionale
pubblicato il 19 giugno 2014 alle ore 17:19
Con questa firma Juan Carlos di Borbone non è più il re di Spagna, il sovrano che ha guidato il Paese nella non facile transizione democratica dopo il franchismo, lascia ufficialmente il trono al figlio Felipe, chiamato a rilanciare la monarchia iberica dopo gli scandali e le difficoltà degli ultimi mesi. Ma ad abdicare, questa volta dal lontano Brasile, è stata anche la nazionale di calcio spagnola, bicampione d'Europa e campione del mondo in carica, mestamente eliminata dai Mondiali dopo solo due partite. La sensazione è quella della fine di un'epoca, politica e sportiva, che, almeno per quanto riguarda il calcio, lascia l'amaro in bocca ai tifosi."Sono deluso - spiega un ragazzo - perché dovevamo essere i migliori, i campioni del mondo, ma negli ultimi mesi non abbiamo vinto neppure una partita. E' un'umiliazione totale per tutto il Paese". "Quello che la Spagna ha fatto in questo Mondiale - aggiunge un altro tifoso - è stato patetico. Tutte le altre squadre si sono rinnovate, noi no, e questo è stato il risultato".Dopo tanti successi, dunque, ora è il momento di leccarsi le ferite. Ma a rilanciare subito l'orgoglio nazionale può provvedere l'incoronazione di Felipe VI. Al nuovo sovrano anche il compito di far dimenticare un Mondiale deludente.
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