Senza data di scadenza su pasta e riso a rischio qualità del cibo
pubblicato il 19 maggio 2014 alle ore 16:41
Eliminare la "data di scadenza" significa "tagliare di fatto la qualità del cibo in vendita in Europa che con il passare del tempo perde le proprie caratteristiche nutrizionali". E l'allarme lanciato dalla Coldiretti dopo la proposta della Ue di eliminare l'obbligo di indicare in etichetta il termine minimo di conservazione per prodotti come pasta, riso e caffè.La proposta arrivata da Olanda e Svezia e sostenuta da Austria, Germania, Danimarca e Lussemburgo, approderà al Consiglio Agricoltura. Secondo Coldiretti, "si tratta del solito tentativo dei paesi del Nord Europa di livellare il cibo sulle tavole europee a uno standard di qualità inferiore al nostro con la scusa di tagliare gli sprechi alimentari che nell Unione europea hanno raggiunto il quantitativo record di 89 milioni di tonnellate di cibo". In realtà con la crisi si è registrata una storica inversione di tendenza e quasi tre italiani su quattro (73%) hanno tagliato gli sprechi a tavola nel 2013, secondo l'indagine Coldiretti/Ixè.Tra questi, l 80% fa la spesa in modo più oculato magari nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove i prodotti sono più freschi e durano di più, il 37% guarda con più attenzione la data di scadenza e il 26% ha ridotto le dosi acquistate, ma sono il 56% quelli che riutilizzano quello che avanza.
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