In Italia ancora poca frutta e verdura nella dieta familiare
pubblicato il 22 maggio 2014 alle ore 18:04
"La flessione continua dei consumi di frutta e verdura in Italia è da allarme rosso - sottolinea la Confederazione italia agricoltori - In meno di quindici anni gli acquisti di ortofrutta sono diminuiti di quasi il 30 per cento,passando dai 450 chili a famiglia del 2000 ai 320 chili del 2013.E la riduzione dei consumi riguarda soprattutto le nuove generazioni, con ben il 22 per cento dei genitori che dichiara che i propri figli non mangiano frutta e verdura quotidianamente,mentre al contempo cresce del 7 per cento il ricorso al junkfood "."Questo non è solo un problema serio per i redditi degliagricoltori - ma un vero dramma per i riflessi che ha sulla salute pubblica. Oggi i costi sanitari di obesità e sedentarietà toccano, in Italia, 23 miliardi di euroall anno. Più del 20 per cento dei bambini è in sovrappeso e il10,4 per cento obeso. Quindi, circa un bambino su tre, tra i 6 ei 9 anni, ha problemi di alimentazione". Se vogliamo tutelare la salute dei nostri bambini (e del nostropianeta), quindi, "l allattamento al seno e un maggiore consumo di frutta e verdura diventano imprescindibili per limitare l esposizione a sostanze tossiche naturali, a fitofarmaci, a farmaci, a inquinanti (come diossina, metalli pesanti), a Organismi geneticamente modificati
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