Queiroz, il brasiliano che visse 3 volte, bronzo a Rio 2016
pubblicato il 19 agosto 2016 alle ore 05:12
Terzo nella C1 200m, specialità della canoa sprint, il brasiliano Isaquias Queiroz dos Santos ha esultato come se avesse conquistato la medaglia d'oro, celebrando quel terzo posto con una gioia immensa. Si è tuffato nella laguna Rodrigo de Freitas, appestata e inquinata, poi, recuperato dal gommone della marina brasiliana, ha abbracciato sua madre e fatto festa con i tifosi. Bravo, forte e predestinato: per Isaquias il fato aveva altro in sorte. Il ragazzo ha una storia particolare alle spalle, a cominciare da un'infanzia durissima: prima di compiere 10 anni ha rischiato di morire per 3 volte ma è sempre sopravvissuto.
Era un bimbo di 3 anni quando una pentola piena di acqua bollente gli cadde addosso: riportò gravi ustioni su tutto il corpo, per lui sembrava non ci fossero molte più possibilità di sopravvivenza. Quelle lesioni profonde lo tennero in un letto d'ospedale a lungo, i medici addirittura raccomandarono alla madre di sperare in un miracolo. E miracolo fu perché Isaquias guarì. Due anni dopo la morte del padre quel ragazzino che la vita aveva risparmiato venne rapito da ignoti: per fortuna, il ragazzino tornò dalla madre sano e salvo.
A 10 anni la morte fu ancora una volta sua compagna di giochi ma lasciò che sopravvivesse: Isaquias cadde da un albero e si procurò gravi ferite. Se la cavò ma perse un rene. Ecco perché i tifosi lo hanno ribattezzato "sem Rim", "senza rene". Nonostante tutto, nonostante il parere negativo dei medici che gli avevano sconsigliato di sottoporre il fisico allo stress di allenamenti e attività agonistica, Isaquias tenne duro e continuò a inseguire un sogno. "Sono tornato a una vita normale", ha commentato a caldo il ragazzo a 19 anni ha vinto il suo primo campionato del mondo nella canoa sprint e adesso festeggia quel bronzo olimpico ottenuto dinanzi ai suoi tifosi. Accanto a sua madre che piange e ringrazia Dio.
Era un bimbo di 3 anni quando una pentola piena di acqua bollente gli cadde addosso: riportò gravi ustioni su tutto il corpo, per lui sembrava non ci fossero molte più possibilità di sopravvivenza. Quelle lesioni profonde lo tennero in un letto d'ospedale a lungo, i medici addirittura raccomandarono alla madre di sperare in un miracolo. E miracolo fu perché Isaquias guarì. Due anni dopo la morte del padre quel ragazzino che la vita aveva risparmiato venne rapito da ignoti: per fortuna, il ragazzino tornò dalla madre sano e salvo.
A 10 anni la morte fu ancora una volta sua compagna di giochi ma lasciò che sopravvivesse: Isaquias cadde da un albero e si procurò gravi ferite. Se la cavò ma perse un rene. Ecco perché i tifosi lo hanno ribattezzato "sem Rim", "senza rene". Nonostante tutto, nonostante il parere negativo dei medici che gli avevano sconsigliato di sottoporre il fisico allo stress di allenamenti e attività agonistica, Isaquias tenne duro e continuò a inseguire un sogno. "Sono tornato a una vita normale", ha commentato a caldo il ragazzo a 19 anni ha vinto il suo primo campionato del mondo nella canoa sprint e adesso festeggia quel bronzo olimpico ottenuto dinanzi ai suoi tifosi. Accanto a sua madre che piange e ringrazia Dio.
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