25 anni di Capossela raccontati dalle foto di Valerio Spada

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Spettacolo Fanpage
pubblicato il 21 luglio 2016 alle ore 10:31
Mentre Vinicio Capossela attraversa l'Italia con la versione estiva del suo tour "Polvere", in cui si esibisce in uno spettacolo che pesca da "Canzoni della Cupa", il suo ultimo lavoro in cui rilegge la tradizione musicale irpina, Skira ha pubblicato un libro/box, VINIC-IO, uscito il 14 luglio e dedicato proprio al cantante. Una pubblicazione speciale a cui hanno collaborato, oltre allo stesso Capossela, anche il fotografo Valerio Spada (la prefazione è di Alberto Tonti) e che vuole festeggiare i 25 anni di carriera di uno dei cantautori italiani più amati e talentuosi con l'obiettivo dello stesso Spada, che ha seguito con il suo obiettivo molte delle imprese caposseliane, spesso documentandole ad uso del pubblico e della stampa; dai concerti di “Canzoni a manovella” alla foto session di “Ovunque proteggi”, dai concerti di Sante Nicola agli scatti per la copertina nelle trasferte americane e a Calitri realizzate più di recente per ultimare le registrazioni del nuovo album di studio “Canzoni della Cupa”, Spada è stato un testimone fondamentale di viaggi, incontri, concerti, canzoni.

Un ventennio di fotografie, ma anche un racconto inedito di Vinicio Capossela e una selezione di immagini, in formato panoramico, passando per due minilibri, (Milano, lo Smeraldo e la stazione centrale e Tucson-Calitri), sino alle fotografie più note realizzate da Valerio Spada dalla fine degli anni Novanta ad oggi.

"La vita è una catenella di immagini. La vita è una lunga catenella a uncinetto che tessono gli incontri. Non ne siamo visibilmente, visivamente, consapevoli. Ci affanniamo, soffriamo, suoniamo, viviamo e non sappiamo come cambia il nostro volto - scrive Capossela -. Poi c’è qualcuno che si prende la briga di fotografarti la targa, mentre sei tutto intento a passare, a sfrecciare nella notte, e non si sa per quale meta. Solo andare e andare, come la catapulta (...). Le fotografie sono un po’ come il canto delle sirene. Invece che con la voce seducono con l’immagine (phantasia). Le immagini sono sempre cosa insidiosa. Diverse religioni le vietano, molte tradizioni le trattano con pregiudizio, preferendo l’astrazione del pensiero. Forse perché l’immagine impedisce a volte di immaginare. Il canto delle immagini ci seduce più direttamente, senza riparo. La seduzione sempre passa dagli occhi…".

In attesa della nuova edizione dello Sponz Festival, che si terrà a Calitri a fine agosto, il cantante continua il suo giro d'Italia, con uno spettacolo sorprendente, come ha sempre abituato il suo pubblico, polveroso, festaiolo, in cui si racconta, proprio uno sposalizio, con tanto di invitati speciali, come vi abbiamo raccontato qua: http://music.fanpage.it/la-festa-di-vinicio-capossela-a-roma-donne-sposalizi-migranti-e-la-dedica-a-bud-spencer/

Tutte le foto della gallery sono di Valerio Spada, per gentile concessione di Skira.